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Angolo Micologico - Funghi tossici e velenosi
Clitocybe nebularis
Ordinello, ordinario, grumato
Cappello: convesso, poi piano, talvolta depresso al centro; margine involuto, color grigio-bruno, biancastro, non igrofano, ma pallido a secco, ricoperto da una finissima pruina biancastra; 8-20 cm di diametro. Le Lamelle sono strette, ineguali, fitte, decorrenti, biancastre infine con sfumature color crema; separabili abbastanza facilmente dalla carne del cappello.
Gambo: cilindrico, elastico, ingrossato alla base e attenuato verso il cappello, biancastro o grigio, striato-fibrilloso, spesso cavo.
Carne: Biancastra, tenace poi molle, stopposa nel gambo; odore forte e caratteristico non gradevole, più marcato nei soggetti cresciuti in boschi caldi di latifoglia; il sapore è leggero, dolciastro.
Commestibilita: Commestibile con estrema cautela perché se non trattato adeguatamente e/o se viene consumato in quantità eccessive, può causare intossicazioni da accumulo a lungo termine con danni epatici. Sono stati registrati diversi casi di intolleranza soggettiva a questa specie, con disturbi all'apparato digerente che si manifestano attraverso brevi episodi di nausea e vomito; pertanto coloro che non hanno mai consumato la nebularis dovrebbero mangiarne solo un frammento per prova.
La foto è di Archenzo, pubblicata senza modifiche, il cui diritto all’utilizzo è stato concesso con licenza Creative Commons – attribuzione – Condividi allo stesso modo.
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