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Angolo Micologico - Funghi tossici e velenosi
Clitocybe phyllophila
dal greco filos= amico, fillon= foglia
Cappello: convesso-umbonato in gioventù, poi spianato ed irregolarmente imbutiforme. 4 - 8 cm, eccezionalmente può arrivare a 10 cm di diametro. Cuticola bianca-bianco sporco, tendente a screpolarsi con l'età. Margine ondulato, poco carnoso. Le Lamelle sono adnate, fitte e sottili, leggermente decorrenti sul gambo biancastre leggermente rosate con l'età.
Gambo: cilindrico, spesso ricurvo, fibroso, biancastro poi rosato, striato longitudinalmente. Non possiede né anello, né volva ed è difficilmente staccabile dal cappello.
Carne: Biancastra, tenace, odore e sapore leggeri di rancido
Commestibilita: Velenoso, come la maggior parte delle Clitocybe bianche di piccole dimensioni.
Contiene una quantità non trascurabile di Muscarina, un alcaloide e pertanto può provocare l'omonima sindrome.Elevata la sua pericolosità in quanto facilmente confondibile con il Clitopilus prunulus (pastoso) che è un ottimo commestibile, assomiglia a questa specie, ma è riconoscibile per la fragilità della carne che nella clitocybe è abbastanza elastica e fibrosa, e, ad un occhio esperto, per la diversa luminosità della cuticola: lucente e setosa in questa specie, opaca e comunque satinata in Clitopilus.
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