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Come si riproducono

Quando un “carpoforo” arriva a maturazione lascia cadere le spore, (le spore sono cellule destinate alla riproduzione della specie fungina) “i semi”, se vogliamo, le loro misure variano da 4 - 5 micron a 20 e più micron, (il micron è la millesima parte del millimetro) perciò sono invisibili ad occhio nudo, per vederle dobbiamo ricorrere al microscopio, le spore hanno anche colori diversi e le forme più varie. Esse sono anche di “polo” diverso, possono essere di segno positivo o segno negativo, o per semplificare, “maschio e femmina”. Quando una spora cade al suolo, dà vita ad un filamento che si chiama “ifa” o “micelio primario”, ma a questo stadio il micelio è sterile, perchè possiamo avere un micelio secondario fertile l”ifa” si deve incontrare con un altro filamento generato da una spora di segno opposto e deve unirsi a lui, solo così nasce una nuova pianta fungina che può fruttificare. Un grosso carpoforo può contenere miliardi di spore, le correnti d’aria possono portarle anche a migliaia di Km. di distanza dall’origine, ciononostante la possibilità che prenda vita una nuova pianta fungina sono molto limitate, perché ciò avvenga le spore devono cadere nel substrato giusto, ci devono essere le condizioni di temperatura e umidità giuste, “l’ifa primaria” ha un brevissimo tempo di vita, se non trova un’ “ifa” di segno opposto e si unisce a lei prima di morire non si produce una nuova pianta e poi i batteri sono molto ghiotti di spore e se le “pappano” in breve tempo. Ecco che tutto questo ci fa capire che la riproduzione in natura di nuove piante fungo è molto difficile e per questo dobbiamo rispettare i funghi. Soprattutto evitare il troppo calpestio nel sottobosco così da salvaguardare le piante fungine già esistenti.